domenica 13 settembre 2009

almeno in Toscana sono tutti e tre simpatici

Userò una categoria politica portata alla ribalta da Debora Serracchiani.
I tre candidati alla segreteria regionale del Pd in Toscana mi stanno simpatici. Sì, tutti e tre: Andrea Manciulli, Agostino Fragai e Simone Siliani. Meglio ancora, sono forse i miei esponenti preferiti delle tre mozioni. (Il "forse" serve a coprirmi da eventuali buchi di memoria.)
Qualcuno potrebbe rispondermi "chi se ne frega!?".
Ebbene quel qualcuno avrebbe solo parzialmente ragione. Infatti, come persuasivamente argomentato anche da Ottone qualche tempo fa nella sua rubrica sul Venerdì di Repubblica, la simpatia in politica conta eccome. E non va confusa con un'altra categoria politologica, molto considerata fra gli altri da Cossiga, quale l'amicizia: "è un mio caro amico" ecc. ecc.. Certo, a contare è una versione della simpatia meno soggettiva, diciamo statisticamente rilevante. Ma è indubbio che la capacità di stare simpatico agli altri è una dote da non trascurare. Tutto, quindi, sta a vedere se i miei gusti siano diffusi o meno.
Aggiungo che tra le ragioni di cui sono consapevole di queste tre simpatie c'è l'impressione che tutti e tre siano uomini piuttosto aperti e alla mano e privi di spocchia nei confronti dei cittadini qualsiasi, anche quando fuori della propria cerchia.
Pure questa disposizione d'animo è senz'altro un requisito minimale: ci vuole ben altro per essere un leader credibile. Tuttavia la ritengo un requisito necessario per un politico di sinistra (in senso esteso alla Bobbio, tranquillamente traducibile col più giornalistico "di centrosinistra"), anche se non pochi esponenti del nostro schieramento negli anni scorsi parevano essersene dimenticati.
Detto ciò e testimoniata la mia soddisfazione sotto molti punti di vista per la competizione congressuale in Toscana, resto convinto che nella nostra regione manchi ancora quello scatto di innovazione travolgente di cui il Pd avrebbe bisogno.

Lorenzo Sandiford